A quattro ore a nord di Arequipa si estende la stupefacente Valle del Colca.
Il cammino ascendente percorre le falde del Chachani e attraversa pianure costellate da ichu e yareta (delle piante ombrellifere utilizzate come combustibile), dove pascolano alpaca e viscacce. Il punto più alto del percorso è a 4.350 metri, per poi discendere di nuovo a valle, dai bei paesaggi circondati da terrazze e ghiacciai. Verso il basso, a 3.400 metri di profondità, serpeggia il fiume Colca, che rende il canyon uno dei più profondi del mondo.
Nella valle ci sono resti archeologici appartenenti ai Collagua, antichi abitanti della zona, così come misteriosi petroglifi e caverne dove si custodiscono le colcas o recipienti per conservare i cereali. Su entrambi i margini del fiume si osservano quattordici paesini fondati nel XVI secolo per accogliere i discendenti dei Collagua, dispersi nella zona. Questi paesi, nonostante il passare del tempo, hanno conservato le caratteristiche originali, come la distribuzione delle strade, le chiese coloniali, bellamente adornate, e le feste tradizionali.
Nella zona si elaborano dei bei pezzi di artigianato come, ad esempio, tappeti e merletti (alle gonne e alle bluse che portano le donne) dai colorati disegni, così come dei pezzi di latta ritagliati e sbalzati. Inoltre da porre l’accento la produzione di immagini sacre come quella di San Isidro il Labrador, la fabbricazione di candele (hachones) e pezzi in legno intagliato.
A circa 40 km da Chivay, il primo paese sulla strada, si trova un belvedere naturale da dove si osserva il volo del Condor, il re della zona, mentre, in lontananza, si intravedono i vulcani Coropuna e Ampato.
Il Mirador De Los Andes
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