Lima

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La città è racchiusa dalle valli dei fiumi Chillón, Rímac, Surco e Lurín estendendosi su una superficie complessiva di 2 664,67 km². Poiché arriva a toccare delle aree desertiche, alcuni la considerano la più estesa città al mondo costruita su un deserto, sopravanzando anche Il Cairo. A questo proposito occorre però riconoscere che in realtà la città di Lima fu fondata in una valle (la valle del fiume Rímac) per poi estendersi fino ad occupare anche le altre due.

 

Si estende dal km 50 della Panamericana norte presso le alture del distretto di Ancón al confine con la provincia di Huaral fino al km 60 della Panamericana sur del distretto di Pucusana al confine con la provincia di Cañete. In totale sono circa 130 chilometri di spiaggia.

 

L'originalità del suo centro storico le ha meritato il conferimento da parte dell'UNESCO del titolo di Patrimonio dell'umanità nel 1988. Famosi i suoi "balconi" in legno.

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Lima, naviga su Fickr con "pass ospite"


La città di Lima fu fondata da Francisco Pizarro il 18 gennaio del 1535 con il nome di Ciudad de los Reyes (città dei Re), poi prevalse il nome attuale che proviene dalla lingua aymara, (lima-limaq, fiore giallo) o del quechua (rimaq, parlatore) per il suo fiume, il Rímac.

 

Una leggenda racconta che il luogo di fondazione della città sia stato deciso il 6 gennaio, il giorno della festa dei Re Magi, da cui l'antico nome della città di Los Reyes (termine con il quale in spagnolo vengono indicati i Re Magi). In ogni caso la fondazione formale avvenne 12 giorni dopo, il 18 gennaio.

 

Nelle prime mappe si riportava indifferentemente o il nome di Lima o di Ciudad de los Reyes.

 

Oggi, nella prima decada del XXI secolo, la sua area metropolitana è una città di oltre 8 milioni di abitanti, completamente unita a El Callao in un'unica megalopoli.

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Le Isole Ballestas

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Le chiamano le Isole Galapagos dei poveri: sono le Ballestas, al largo del deserto peruviano, poco più a nord della più celebre Nazca. La maniera migliore per godere della loro bellezza è sicuramente dal mare.

Dal porto di Paracas, numerose imbarcazioni partono al mattino presto per accompagnare i turisti nelle escursioni , durante le quali si rimane affascinati dall’incredibile varietà di animali che si incontreranno nel giro. S’inizia con gli stormi di pellicani che affollano il molo in attesa del pesce caduto dalle casse dei pescatori.

L’incontro successivo è con l’imponente colonia di leoni marini, la cui presenza si rivela, già in lontananza dalle loro urla che si fanno sempre più distinguibili man mano che ci si avvicina alla baia.

Tornati sulla terraferma e percorsi pochi chilometri verso l’interno ci si imbatte in un paesaggio dai toni contrastanti: nel deserto peruviano, l’oasi di Inca è incastonata tra chilometri di sabbia e rocce che nascondono un lago.

La zona è sconosciuta al turismo internazionale, ma molto frequentata dalla gioventù di Lima che la utilizza come parco di divertimenti naturale.
L’attività più praticata è lo il “sandboard”: in tenuta rapper, i ragazzi scalano le dune, incuranti del sole cocente, per poi discenderle con le loro tavole.


Le Isole Ballestas, naviga su Flickr con "pass ospite"

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Huacachina e le Dune Di Sabbia

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La Panamericana

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La Panamericana è un sistema integrato di strade lungo circa 25.750 km che si sviluppa lungo la costa pacifica del continente americano. La sua nascita ufficiale ed i primi piani di sviluppo risalgono al 1923 con la V Conferenza Internazionale degli Stati Americani. Grazie ad alcune derivazioni che in Sudamerica collegano le capitali sull'Oceano Pacifico con quelle sull'Oceano Atlantico, la lunghezza totale ammonta a 45.000 km.

 

Il sistema viario è oggi pressoché completo e si estende dall'Alaska in Nord America fino al Cile in America del Sud. Mancano solo 87 km tra Panamá e Colombia in una zona di selva tropicale montana chiamata Tapón de Darién. Per diverse ragioni in molti oggi si oppongono al suo completamento: conservare la natura del luogo, limitare la circolazione e quindi la diffusione di malattie (ad es. la febbre aftosa ancora confinata a sud), proteggere la vita dei popoli indigeni che ancora vi vivono e, per finire, ostacolare lo spostamento di malviventi e guerriglieri verso Panamá.

 

La Panamericana attraversa molti climi e sistemi ecologici. Poiché, inoltre, attraversa diverse nazioni, essa è anche poco uniforme. Ne consegue che alcuni tratti non sono percorribili durante la stagione delle piogge e l'attraversamento di alcune zone è molto rischioso a causa della malavita e della guerriglia.